In una giornata come questa, in cui il cielo e’ grigio e non ti viene voglia di uscire di casa, mi viene spontaneo chiedermi: “Che ci faccio qui, in Gran Bretagna, nella sconfinata Valle di Glamorgan, lontano dall’Italia dove invece oggi splende il sole?” Beh, diciamo che conto le pecore!
Effettivamente dalla mia finestra di pecore ne vedo a bizzeffe. A contarle pero’ non ci riesco proprio. Sono un’infinita’ di puntini bianchi a 360 gradi, come tante costellazioni luminose in un grande cielo verde. In questi giorni hanno partorito e le vedi raggruppate a piccoli nuclei famigliari. L’altro giorno, passeggiando lungo la stradina di campagna, assorta nella mia nuvoletta di bizzarrie mentali, ho improvvisamente notato un involucro umido e viscido cadere nell’erba con un impatto sordo. Velocemente si sono divincolate delle zampette lunghe e traballanti, che si sono raddrizzate grazie alle piccole spinte di incoraggiamento del muso di mamma pecora. Assistere all’attimo in cui nasce la vita mi ha riportato a terra, azzerando i miei arzigogoli cerebrali. E mi ha riempito di buonumore. Leggete la continuazione del mio racconto su www.laumassa.blogspot.com
Effettivamente dalla mia finestra di pecore ne vedo a bizzeffe. A contarle pero’ non ci riesco proprio. Sono un’infinita’ di puntini bianchi a 360 gradi, come tante costellazioni luminose in un grande cielo verde. In questi giorni hanno partorito e le vedi raggruppate a piccoli nuclei famigliari. L’altro giorno, passeggiando lungo la stradina di campagna, assorta nella mia nuvoletta di bizzarrie mentali, ho improvvisamente notato un involucro umido e viscido cadere nell’erba con un impatto sordo. Velocemente si sono divincolate delle zampette lunghe e traballanti, che si sono raddrizzate grazie alle piccole spinte di incoraggiamento del muso di mamma pecora. Assistere all’attimo in cui nasce la vita mi ha riportato a terra, azzerando i miei arzigogoli cerebrali. E mi ha riempito di buonumore. Leggete la continuazione del mio racconto su www.laumassa.blogspot.com