Oggi vi voglio presentare Emilia, la mia studentessa di italiano. Ciao, io mi chiamo Emilia, ho dieci anni e la mia prima lingua e’ l’inglese. Oggi voglio parlarti della mia lezione con Laura. Ho inventato una storia nuova che voglio raccontarti. C’era una volta una strega molto brutta ma con un cuore grande. Il suo nome e’ Malibu’. Un giorno e’ andata a fare una passeggiata nel bosco e dentro una caverna ha trovato uno scrigno. L’ha aperto e dentro c’era un gattino nero e tanti diamanti luccicanti. Malibu’ e’ andatA di corsa a casa, ha dato il latte al gattino e con i diamanti e’ andata a comprare tanti regali per i bambini. Ho una sorella che si chiama Anna. Ha sei anni e a lei non piace parlare italiano. Non ancora! (A few mistakes but we are all learning J by Emilia)
Devo dire che mi sono arresa al rito del te’ inglese. La ragione sta semplicemente nel fatto che il cappuccino qui non ha mai il sapore di quello di casa. Ma quando si tratta di te’ in Inghilterra la cosa diventa complicata quanto il caffe’ in Italia. Il te’ va rigorosamente servito con una goccia di latte e non con una fetta di limone come da noi in Italia. C’e’ poi l’afternoon tea o il te’ del pomeriggio, un rituale piuttosto formale iniziato dalla Regina Vittoria nell’800 e che e’ recentemente tornato in voga. E’ servito nei ristoranti verso le 4 del pomeriggio e consiste in un mini pasto dolce e salato insieme, a base di piccoli tramezzini, biscotti e dolcetti vari accompagnati da panna e marmellata. Ho pero’ scoperto che in Scozia e nel Nord dell’Inghilterra si usa la parola te’ non solo per indicare la bevanda ma il pasto principale della sera, quello delle 8 e quindi la cena. Tuttavia in Galles dove abito per te’ si intende un pasto leggero verso le sei di pomeriggio. E cosi’ la prima volta che i miei amici mi hanno chiesto che cosa avrei cucinato per il te’ della sera, ho risposto confusa che a casa mia si beve vino e non te’ ...
Nel giorno del mio compleanno ho ricevuto un mazzo di rose e di ... crisantemi! Ho iniziato la giornata andando a fare le compere a Cardiff, da Marks and Spenser e da Ikea. Nel pomeriggio sono andata con mio marito a prendere il te’ al Celtic Manor, il maestoso albergo che si erge sulla cima di una collina. E’ l’albergo dove a settembre di quest’anno si e’ tenuto il summit della NATO. Di sera abbiamo cenato in un ristorante molto carino nel cuore della pittoresca Valle di Glamorgan. Il proprietario del ristorante e’ un ragazzo giovane che si dedica anche alla produzione di vino. Si tratta di un vino secco bianco caratteristico gallese. Il giorno successivo ho invitato le mie amiche al bar del centro citta’ per festeggiare con un brindisi il mio compleanno. A fine serata sono rimasta piacevolmente sorpresa: in Inghilterra la persona festeggiata e’ l’ospite d’onore e non deve sborsare una lira. In Italia le cose stanno diversamente: infatti, secondo una consuetudine consolidata, la persona che compie gli anni DEVE offrire da bere a tutti gli amici!
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A Day in ItalianLaura MassarottoI am a native Italian speaker living in Wales with a vast experience of teaching Italian to all levels via Skype. Archives
July 2015
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